UNIVERSITÀ AGRARIA
Piedelpoggio: Custode delle tradizioni agricole e forestali del territorio montano
Storia e Opere Sociali
Dalla fondazione del 1929 allo sviluppo infrastrutturale
Costituita in Università Agraria nel 1929 insieme a quelle di S. Vito ed Albaneto, Piedelpoggio rappresenta una delle realtà frazionali più vitali del Comune di Leonessa. Nonostante la distruzione di gran parte dell'archivio durante il conflitto mondiale (l'unico registro sopravvissuto parte dal 1944), la storia dell'ente è segnata da interventi pubblici fondamentali.
Il termine "Università" deriva da "universitas civium", ovvero la totalità dei cittadini che costituiscono un corpo politico ideale per la gestione comune del territorio.
Cronologia delle Opere Pubbliche
Opera motivata dall'estrema necessità per uomini e animali. Inizialmente affidata al Comune, nel 1950 l'Università decise di procedere in economia diretta, captando le sorgenti "Fonte Monna". Un esempio di autonomia gestionale.
- Manutenzione Strade (1948): Lavoro svolto dai cittadini per combattere la disoccupazione locale.
- Scuola e Posta (1949-1950): Acquisto di uno stabile per scuola, ufficio dell'Università e ricevitoria postale.
- Altre opere: Impianto fonotelegrafico, riparazione fontana del 1660, abbeveratoio "Strada Riovalle", pavimentazione interna.
Progetto ambizioso (Obiettivo 5/b) per l'avviamento ad alto fusto del bosco. Dopo anni di impegno e contrasti interni, l'appalto fu assegnato alla ditta "Palma Verde" nel 1999 e i lavori conclusi nel 2003.
"Si spera possa dare quanto prima i suoi frutti sia in termine di legnatico, quanto nello sfruttamento dei prodotti del sottobosco."
Il Territorio e i Domini Collettivi
Inquadramento geografico e analisi catastale dei sesti
Caratteristiche Morfologiche
- Posizione: Versante Settentrionale del Monte di Cambio.
- Altimetria: Quota min: 1.071 m — Quota max: 2.084 m.
- Paesaggio: Prettamente forestale con aspetto selvaggio e alta naturalità (differente dai pascoli aperti di Terzone).
- Vincoli: Sottoposto a vincolo paesaggistico (Legge 1497/39 e Legge Galasso 431/85 sul Colle S. Venanzio).
Delimitazione del Territorio
Domini Collettivi in Godimento Promiscuo
Esistono territori gestiti promiscuamente con altre frazioni (S. Clemente, Vallimpuni, Corno). Le perizie storiche (Fedi, Schiavone) attribuiscono quote specifiche a Piedelpoggio.
| Territorio (Sesto) | Sup. Totale | Attrib. Piedelpoggio | Note |
|---|---|---|---|
| Macchia Porana | 312.95.00 ha | 50.03.10 ha | Prevalenza Faggio Alto Fusto (91%) |
| Prato Piccinino | 164.59.80 ha | 39.35.10 ha | Bosco alto fusto (80%) |
| TOTALE Attribuito | - | 89.38.20 ha | Secondo perizia Fedi (1971) |
Nota sulle Discrepanze Catastali
Esiste una differenza tra i dati Catastali (441 ha boschivi) e quelli della Carta Tecnica Regionale (433 ha). Questo è dovuto alla mancata suddivisione precisa tra bosco e pascolo nei grandi mappali in prossimità di Prato Pecoraro. Inoltre, le attuali intestazioni catastali al Comune di Leonessa sono spesso oggetto di rivendicazione storica da parte dell'Università Agraria.
Usi Civici e Gestione
Iter legale, sentenze e modelli associativi proposti
Il Contenzioso e il Commissariato
-
2 Marzo 1995: Ordinanza Commissariale
Il Commissario Dr. Franco Carletti nomina il Dr. Agr. Zanzucchi per tentare la conciliazione nella vertenza tra Comune e Frazioni.
-
16 Maggio 1997: Incarico Ufficiale
Obiettivo: "Rilevare i problemi economici e gestionali e illustrare la proposta di associazione consortile".
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Obiettivi Finali
Stabilire appartenenza e confini certi per permettere una gestione separata futura senza ulteriori controversie legali.
Proposta Gestionale: Il Consorzio Forestale
Considerando le 6 Università coinvolte (Piedelpoggio, Terzone S.Paolo, Terzone S.Pietro, S.Vito, S.Angelo, Albaneto), il modello giuridico preferibile è risultato essere il Consorzio Forestale (rispetto all'Azienda Speciale).
Perché il Consorzio Forestale?
- Autonomia: Ogni Università mantiene la propria autonomia amministrativa su entrate e uscite.
- Economia di Scala: Condivisione della Direzione Tecnica e dei servizi di custodia (costi ridotti).
- Gestione Diretta: Le utilizzazioni boschive rimangono gestite dai singoli enti proprietari, col solo supporto tecnico del consorzio.
R.D. 3267/1923 (Legge Serpieri) • L. 1766/1927 (Usi Civici) • L. 991/1952 (Legge della Montagna) • L. 97/1994 (Zone Montane).
Analisi Economica e Potenzialità
Biomassa, zootecnia, sottobosco e turismo
A Risorse Forestali e Biomassa
L'analisi evidenzia un utilizzo attuale nettamente inferiore alla capacità produttiva. C'è un enorme potenziale di recupero della biomassa accumulata in decenni di scarso utilizzo.
B Risorse Zootecniche (Pascoli)
I pascoli (1.187 ha totali) sono attualmente sottosfruttati. Analisi del carico zootecnico (UBA):
| Categoria | Capi | Coeff. | UBA Totali |
|---|---|---|---|
| Bovini > 2 anni | 137,5 | 1,0 | 137,5 |
| Bovini giovani | 137,5 | 0,6 | 82,5 |
| Equini | 240 | 1,0 | 240,0 |
| Ovini (Pecore) | 2.450 | 0,15 | 367,5 |
| TOTALE | - | - | 827,5 |
C Sottobosco e Turismo
Tartufi e Sottobosco
Attualmente l'unica risorsa organizzata è il tartufo (concessioni e associazioni nei boschi di quercia). Esiste un forte potenziale inespresso per funghi epigei, bacche di ginepro, rosa canina e la coltivazione di Gentiana Lutea nei pascoli.
Turismo e Ambiente
Nonostante la presenza di circa 1.000 turisti estivi e 200 invernali, le risorse ambientali non sono sfruttate commercialmente.
Creazione di sentieri didattici, percorsi vita, ippoturismo e orienteering, valorizzando l'alto pregio paesaggistico del Monte di Cambio.